REPUBLIC D-47D THUNDERBOLT

IL RITROVAMENTO

Nell’agosto del 1993 viene individuato, finalmente, il relitto di un aereo caduto cinquant’anni prima tra le rive di un ruscello della Valsamoggia, il Rio Martignone. E’ Bruno Nigelli a guidare un manipolo di cittadini appassionati, desiderosi di definire i contorni di un episodio vissuto e poi tramandato dalla comunità: quello di un velivolo americano precipitato nel 1944 nella campagna di Crespellano. Il ritrovamento di diversi reperti contribuì a delineare la figura di Paul Joyce, pilota americano di un P-47 abbattuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Alla sua memoria, nel 2017, è stato dedicato un cippo commemorativo, a Pragatto, nei pressi del Rio Martignone e un documentario (A0#54, di S. Caniati, C. Contri, A. Cosi, L. Stefanini). La ricerca per formare una memoria auspicando un futuro di pace.      

L’AEREO

Il Republic P-47 Thunderbolt, soprannominato “Jug”, è stato un cacciabombardiere statunitense impiegato durante la seconda guerra mondiale. Fu il monomotore monoposto più grande mai costruito prima, e durante il conflitto. Pesante 7 tonnellate, lungo 11 metri, il velivolo era inizialmente poco apprezzato dai piloti per la scarsa accelerazione e la difficile manovrabilità specie a bassa quota. Il P-47 era tuttavia un mezzo molto veloce e resistente: al termine delle missioni, riusciva a rientrare alla base anche se molto danneggiato. Ne vennero costruiti 15.683 esemplari. Da inizio 1943 venne impiegato intensamente su tutti i fronti, contribuendo a consolidare la supremazia alleata negli ultimi due anni di guerra.      

IL PILOTA

Paul Raymond (R) Joyce nasce il 3 marzo 1922 a Rochester (Pennsylvania) da famiglia cattolica di origini irlandesi. Compiuti vent’anni, sceglie di arruolarsi nell’United States Army Air Force, così come il fratello maggiore Joseph H Jr. Affronta l’addestramento con entusiasmo: dopo un anno, nel  dicembre del 1943, riceve le agognate ali da pilota. Da sottotenente aviatore di P-40, il mese successivo viene trasferito in Nord Africa e affronta le prime campagne. Quindi, l’arrivo in Italia e il trasferimento in Corsica da dove parte per il suo ultimo volo: il 15 luglio 1944 fa parte di una missione di bombardamento della linea ferroviaria “Direttissima” tra Bologna e Prato. Colpito dalla contraerea nemica, Paul Joyce precipita con il suo aereo durante il sorvolo di San Martino in Casola, Bologna, cadendo in un torrente, il Rio Martignone. In questa porzione di Italia, la sua famiglia, grazie al lavoro di tante persone, trova nel tempo più risposte sulla sua drammatica scomparsa.